Egoismo o responsabilità: cosa guida la società?

14.01.2013 12:07

 

<<È estremamente importante sapere se la società nel significato corrente del termine è il risultato di una limitazione del principio che l’uomo è lupo per l’uomo, o se al contrario provenga dalla limitazione del principio che l’uomo è per l’uomo>>.

 

Lévinas presenta dunque una linea di lettura che si sdoppia nell’analisi sulla società umana.

 

1.       L’uomo è lupo per l’altro uomo. Homo homini lupus. Secondo Thomas Hobbes nello stato di natura, all’uomo non occorre che una piccola forza per uccidere. Pertanto non è semplicemente questione di forza fisica ma anche di astuzia, di ingegno. <<E da ciò deriverà nell’umanità una generale diffidenza, e reciproco timore, l’uno dell’altro>> in quanto assoluto diritto di natura è che ogni uomo possa conservare la propria vita con ogni mezzo a sua disposizione. Egoismo, morte, sangue e disinteresse verso la condizione altrui animano questo status. <<Inoltre, ogni uomo, per diritto di natura, è egli stesso giudice della necessità dei mezzi, e della grandezza del pericolo>>.

Stiamo parlando davvero dello stato di natura, hobbesianamente inteso, o dell’attuale società “civile”?

2.       L’uomo è per l’uomo. Se dovessimo usare un solo sostantivo per racchiudere il significato di questa breve, ma intensa, proposizione, che termine potremmo utilizzare? Di certo uno fra quelli più appropriati sarebbe responsabilità. Ma cosa significa davvero?

Il termine responsabilità è sinonimo di garanzia. Tutto ciò rinvia alla necessità di garantire serietà    nell’ impegnarsi a rispondere, agli altri e a se stessi, delle proprie azioni e degli effetti che tali azioni comportano. Responsabilità, garanzia e serietà dunque. Tuttavia risulta necessario coinvolgere un ulteriore termine: etica. Esiste una regolazione superiore, etica, che sovrasta la politica?

<<La politica, in effetti, deve poter essere sempre controllata e criticata a partire dall’etica. Questa seconda forma di socialità renderebbe giustizia al segreto che rappresenta per ciascuno la propria vita, segreto che scaturisce non da una chiusura che isolerebbe qualche ambito rigorosamente privato di un’interiorità inaccessibile, ma dalla responsabilità per gli altri>>.

 

 

Oggi esiste questa forma di responsabilità nel prendere decisioni politicamente e socialmente determinanti?

La responsabilità, così come Lévinas sostiene, va intesa come principio di individuazione assoluta.

Ecco un elemento necessario alla facoltà di giudizio. <<Il reale non deve essere determinato soltanto nella sua oggettività storica>>, bisogna penetrare attraverso il segreto della vita di ciascuno per riuscire ad accedere alla realtà empirica che ci circonda e per permettere al giudizio di fare chiarezza su di essa.