Sapere medico: le malattie del potere

28.11.2012 11:17

Henry Millon de Montherlant, scrittore francese, dice che “Il malato deve guidare il medico, come il cane il cacciatore”. Riflettiamo su questa frase. Non c’è niente di più vero. Il malato deve guidare il medico… in teoria almeno. Queste poche righe vogliono lasciar trasparire una profonda amarezza nei confronti di persone che, seppur dotate di grande potere e responsabilità, sembrano incapaci di utilizzare gli strumenti che hanno a disposizione. Mi chiedo il perché. A questo proposito non si può di certo parlare di sapere medico. Perché i casi di mala sanità sono così frequenti? Ciascuno di noi potrebbe dire qualcosa a riguardo.. di amici o di parenti che sono stati vittime di persone a cui hanno affidato la propria salute.

Parlo in prima persona purtroppo… parlo di chi sopra un triste lettino del pronto soccorso, con seri problemi e la necessità di avere cure immediate, si vede sorpassare da un ragazzino con poco cervello, che dopo una serata in un ristorante messicano, ha solo un semplice mal di pancia. Perché un medico decide di dare la priorità a un mal di pancia? Ecco.. diciamo che possono esserci diversi motivi.. uno tra questi è la madre del povero piccolo bimbo ubriaco. È semplice.. basta entrare, far casino e, paradossalmente, si ottiene ciò che vuole. Ed ecco che come per magia dopo pochi minuti tutto passa. Bastava vomitare.

Ora non voglio generalizzare troppo… ci sono dottori che sanno per davvero fare il loro lavoro e meritano rispetto e stima da parte di tutti.

Non è facile prendersi cura delle persone, chi decide di intraprendere questo lavoro dovrebbe avere una vera e propria vocazione e non essere attratto semplicemente dal compenso ottenuto a fine mese. Questo è il problema. Gente che si compra una laurea in medicina è gente che va punita. Punita seriamente però. Acquistare diplomi, lauree, acquistare il sapere, è un reato. Un reato grave.

Ma qui tutto passa, tutto scivola.. anche di fronte a gente che ci rimette la pelle.. tanto finché non succede non è così importante. Ci possono essere medici che, pur ottenendo una laurea legalmente, non sono in grado di svolgere il loro lavoro.. beh.. a questi dico di chiedere le dimissioni… volere non è potere. Chi soffre di vertigine e vuole andare a fare parapendio, non può farlo. O meglio, potrebbe anche farlo in questo caso… ne pagherebbe le conseguenze solo lui. Non colpisce, di certo, la salute di un’altra persona.

Un medico non può permettersi questo lusso.

Foucault sostiene che il sapere è al servizio del potere, e che il potere si serve del sapere per controllare i singoli. Un sistema dunque. Ma questo sistema deve essere curato dall’ignoranza e dalla millanteria di chi pretende di avere un potere che non è in grado di gestire. Non basta una semplice cura, è necessario dare l’esempio. Un esempio che arrivi dritto al suo bersaglio. Un esempio in grado di scoraggiare tutti coloro che pensano di farla franca. Viviamo in una finta società democratica no? E allora perché non punire come Hobbes vorrebbe? Ovviamente non parlo di punizioni fisiche, parlo di colpire le persone che sbagliano ripetutamente, che uccidono, che causano l’amputazione di una gamba perché non capiscono che se c’è una ferita (che può infettarsi) non possono ordinare di ingessarla determinandone l’imputridimento. Qui non ci vuole una laurea per capire. Chiunque dotato di buon senso non farebbe mai una cosa del genere. Eppure succede. E continueremo a sentire cose del genere, giorno dopo giorno.. almeno finchè l’ignoranza non smetterà di contaminare ogni aspetto della società.

 

Nel caso del cane che guida il cacciatore, quest’ultimo sa che (pur impugnando il fucile e con esso un potere) dovrà seguire il fiuto del cane se vorrà ottenere la sua preda.

Nel caso del malato che guida il medico si preferisce invertire l’azione: il medico è il cacciatore che decide di sparare. Provate a indovinare… chi sarà la sua preda?